Questa sezione descrive come integrare Plesk con un server DNS slave esterno, basato su Linux.

L’integrazione può essere effettuata utilizzando l’estensione Gestione DNS secondario disponibile nel Catalogo estensioni della GUI di Plesk.

L’estensione funziona in base all’algoritmo seguente:

  1. Registra un server slave nelle impostazioni dell’estensione.
  2. L’indirizzo IP del server slave viene aggiunto automaticamente all’elenco di indirizzi autorizzati a trasferire zone di dominio dal server Plesk.
  3. Quando crei, modifichi o elimini una zona di dominio attiva in Plesk, Plesk crea, modifica o elimina la zona di dominio nel servizio DNS locale.
  4. Lo script si avvia e riceve il nome di dominio e il comando per creare, modificare o eliminare una zona di dominio.
  5. Lo script avvia il comando mdc per ogni server slave connesso.
  6. I server slave sincronizzano le zone di dominio con quelle sul server Plesk.

Nota: le istruzioni seguenti si riferiscono a Debian Linux. La sequenza di passaggi negli altri sistemi Linux è la stessa; tuttavia, i comandi e i percorsi dei file di configurazione potrebbero variare.

Nota: nel server in un determinato momento può essere installata solo una delle seguenti estensioni: Slave DNS Manager, Amazon Route 53 o DigitalOcean DNS. Tutte gestiscono il DNS ed entrano in conflitto, se installate insieme.

Per impostare un server DNS salve, procedi come segue:

  1. Installa BIND.
apt-get install bind9
  1. Consenti la creazione di nuove zone mediante rndc. Nel file /etc/bind/named.conf.options, nella direttiva options {}, digita allow-new-zones yes;
  2. Specifica l’indirizzo IP dal quale si dovrebbero accettare le istruzioni di controllo e attiva il rilevamento da parte di BIND in tutte le interfacce di rete disponibili. Nel file /etc/bind/named.conf.local, digita:
controls {
    inet * port 953 allow { <plesk_ip>; <another_plesk_ip> 127.0.0.1; };
 };
  1. Riavvia il servizio BIND tramite il comando seguente:
invoke-rc.d bind9 restart
  1. Assicurati di ricordare la chiave segreta inclusa nel file /etc/bind/rndc.key:
key "rndc-key" {
    algorithm hmac-md5;
    secret "vwOxonI4n4CVRUhKAOAAIA==";
 };

È tutto, il nome del server slave ora è impostato.

Nota: se il tuo server Plesk è dietro un sistema NAT, il o i server DNS slave devono trovarsi al suo esterno.

Dopo di che, installa l’estensione sul server Plesk. Nelle impostazioni dell’estensione, aggiungi il server slave e specificane l’indirizzo IP e la chiave segreta. L’estensione creerà un file di configurazione con le impostazioni del server slave per l’utility rndc. D’ora in avanti, Plesk trasferirà nel server slave automaticamente tutte le zone create, modificate ed eliminate, eseguendo i comandi sottostanti per ciascun server slave:

# Creation

/usr/sbin/rndc -c slave.config addzone example.com '{ type slave; file "/var/lib/bind/example.com"; masters { <plesk_ip>; }; };'

# Modification

/usr/sbin/rndc -c slave.config refresh example.com

# Deletion

/usr/sbin/rndc -c slave.config delzone example.com

Ora, quando aggiungerai un dominio a Plesk, una zona DNS verrà creata automaticamente sia sul server slave che sul server master.